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La Casa Pia celebra la Giornata Internazionale della Donna

La Casa di Riposo “Fossombroni” celebra la Giornata Internazionale della Donna di venerdì 8 marzo. Lo storico istituto cittadino, conosciuto come Casa Pia, vivrà una giornata ricca di iniziative e incontri che coinvolgeranno ospiti, operatori e consiglieri con l’obiettivo di celebrare le conquiste delle donne e di ricordare le sfide tuttora attuali per una reale affermazione della parità di genere. In quest’ottica, la ricorrenza verrà aperta alle 10.00 dalle letture ad alta voce di brani e poesie che permetteranno ai residenti dei vari moduli della struttura di scoprire e riscoprire come i temi della Festa della Donna siano stati trattati dai grandi autori di ieri e di oggi, andando così a stimolare una riflessione su questioni quali l’affermazione dei diritti, l’autodeterminazione e le discriminazioni.

Il pomeriggio verrà invece rinnovato l’appuntamento con “Un fiore della pace” in cui la casa di riposo tornerà ad aprire le proprie porte ai rappresentanti del Coordinamento Donne e dei Sindacati della provincia di Arezzo (Cgil, Cisl, Uil e Cupla) che consegneranno a ogni ospite un omaggio floreale come strumento per valorizzare l’unicità delle donne e come simbolico veicolo di affermazione di una cultura della pace contro ogni forma di guerra e violenza. Un ulteriore pensiero per le residenti e per le operatrici sarà la consegna del più tradizionale dei simboli di questa giornata, la mimosa gialla, che verrà distribuita dal consigliere con delega al sociale Antonio Rauti e che andrà dunque a colorare i diversi angoli della struttura per rappresentare la vitalità, la forza e il contributo femminile al progresso. «Ogni ricorrenza va adeguatamente celebrata, condivisa e partecipata con i nostri ospiti – spiega la presidente Debora Testi. – L’8 marzo, con tutti i suoi significati storici e sociali, non farà eccezioni e proporrà una giornata di letture e di incontri con la finalità di far sentire veramente importante ogni donna della Casa Pia, dalle residenti alle operatrici che si prendono cura del loro benessere».

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