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Una giornata a tinte amaranto per gli ospiti della Casa Pia

Una giornata a tinte amaranto per la Casa di Riposo “Fossombroni”. Un gruppo di ospiti dell’istituto cittadino è stato accompagnato allo stadio “Città di Arezzo” per assistere allo scontro decisivo per la promozione e, diviso tra bordo campo e tribuna, ha potuto vivere le forti emozioni della vittoria dell’Arezzo Calcio. Lo sport, dunque, è tornato a essere un veicolo di inclusione sociale, con i residenti della casa di riposo che sono stati coinvolti dal tifo nella partita più importante della stagione culminata con la festa per il ritorno in Lega Pro.

La presenza all’incontro ha testimoniato la volontà di proporre sempre più frequenti occasioni di incontro e di partecipazione ai principali appuntamenti del territorio, con percorsi volti a mantenere una vita attiva e a coltivare passioni, interessi e socialità. Per l’intera stagione, alcuni residenti hanno seguito e commentato i risultati della squadra amaranto direttamente dall’istituto, dunque la scelta è stata di annullare queste distanze per l’incontro più importante del campionato contro la Pianese e di prendere contatti con l’Arezzo Calcio per organizzare la trasferta direttamente allo stadio. La Casa di Riposo “Fossombroni” ha trovato piena accoglienza e disponibilità da parte degli uffici della società e nove ospiti sono stati così accompagnati al “Città d’Arezzo” insieme alla presidente Debora Testi, al consigliere Antonio Rauti, al direttore Stefano Rossi e ad alcune operatrici dell’istituto. «La nostra casa di riposo – spiega la presidente Testi, – trova uno dei propri tratti identitari nell’apertura verso l’esterno, coltivando legami con le diverse realtà locali per permettere ai residenti di essere coinvolti nella vita del territorio e per vivere opportunità di inclusione, incontro e socializzazione. In quest’ottica, rinnoviamo il nostro ringraziamento all’Arezzo Calcio per l’accoglienza e per l’attenzione verso i bisogni degli ospiti che hanno trovato ospitalità in tribuna o a bordo campo, potendo vivere l’altalena di emozioni che è culminata nel raggiungimento di un grande traguardo».

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