Le voci con i maggiori apprezzamenti sono risultate “la garanzia della dignità e del rispetto della persona accolta” e “la comunicazione con l’esterno per mantenere i rapporti con familiari e amici” che hanno entrambe meritato il 95% dei commenti positivi. Il 93% di valutazioni di “buono” e “ottimo” è spettato all’assistenza infermieristica ricevuta dagli ospiti, alla pulizia, alle attività sociali ricreative e di animazione, e alla disponibilità di direttore e ufficio amministrativo, inoltre a emergere sono state la qualità nella cura e nell’assistenza socio-sanitaria, nel servizio di fisioterapia, nella gestione dei beni personali, nella ristorazione, nella partecipazione alle pratiche religiose, nel comfort ambientale e nell’autodeterminazione in attività quotidiane come la scelta degli abiti e l’igiene personale. Tra gli ambiti da migliorare, invece, rientrano l’eliminazione dei rumori molesti all’interno della struttura e il servizio di guardaroba e lavanderia. «I buoni risultati ottenuti – continua Rauti, – non sono un traguardo ma un punto di partenza per continuare a migliorare costantemente i servizi, partendo proprio dalla conoscenza dei bisogni degli ospiti. È doveroso, comunque, rivolgere un ringraziamento alla direzione e al personale per la cura e l’attenzione che giorno dopo giorno vengono riposte verso ogni singolo residente».
Casa Pia: un’indagine evidenzia benessere degli ospiti e qualità del servizio

11
Feb