Alzheimer: il consigliere Antonio Rauti richiede alla Regione l’ampliamento di posti nelle RSA
Il report firmato dal consigliere Rauti ha evidenziato come l’aumento dei casi non trovi adeguate risposte assistenziali nei territori, soprattutto con riferimento agli anziani non autosufficienti: le famiglie, infatti, sono spesso costrette a lunghe attese o a ricorrere a strutture fuori provincia con disagi economici, sociali e psicologici. Tra le criticità rientrano la mancanza di nuove strutture, l’assenza di investimenti mirati nel settore e il limite di posti letto autorizzati nelle RSA che, dal 2005, è bloccato a ottanta unità e che non risponde all’innalzamento dell’età media e alla complessità dei bisogni dei caregiver. La triplice richiesta di Rauti al presidente Giani è dunque di rivedere la normativa regionale vigente in materia di accreditamento e assegnazione dei posti letto nelle RSA, di autorizzare un incremento del limite massimo da ottanta a cento posti letto per ciascuna RSA con particolare attenzione alle strutture che accolgono pazienti affetti da Alzheimer e demenze, e di promuovere investimenti e bandi dedicati alla realizzazione o all’ampliamento di istituti socio-sanitari per garantire una risposta adeguata e dignitosa alle esigenze dei territori. «Un intervento concreto della Regione Toscana – commenta Rauti, – può rappresentare un passo fondamentale per tutelare le persone più fragili e sostenere le famiglie che ogni giorno affrontano le difficoltà legate all’assistenza dei loro cari. Dopo aver trattato il tema dell’Alzheimer sul territorio aretino, a partire dal gennaio 2026 sarò impegnato in una serie di incontri anche nelle vallate per approfondire le specifiche esigenze dei diversi territori e per evidenziare come questa problematica sia diffusa capillarmente. Confidando nella sensibilità e attenzione del presidente Giani verso i temi sociali, nel frattempo, resterò a disposizione per ogni ulteriore confronto o approfondimento tecnico che possa risultare utile per affrontare l’emergenza Alzheimer con urgenza e con consapevolezza».