Struttura

Quartiere di Porta Santo Spirito

porta s spiritoQuartiere di Porta Santo Spirito
È la sezione dove è ospitata la Memory Unit, quella sezione della Casa di Riposo che offre un servizio assistenziale a presone con decadimento cognitivo, disturbi del comportamento e dell’autonomia motoria.
Tutte le attività qui organizzate vanno nella direzione di dare supporto alle difficoltà di memoria delle persone ed alla loro tendenza all’agitazione.
Gli operatori sono preparati in modo specifico a gestire questo tipo di persone ed a supportare i familiari nella difficile situazione emotiva che questa condizione comporta.
Il rapporto con la famiglia assume un’importanza strategica per garantire un ambiente sicuro e protetto, gli incontri periodici con i familiari, l’individuazione tra di loro di alcuni di riferimento permettono un clima di collaborazione e una progettualità condivisa.

La nostra mission
Tutti gli operatori si impegnano a trattare i residenti con calore, tenerezza, attitudine positiva, si impegnano a mantenere e potenziare l’autonomia residua funzionale e cognitiva dei residenti, si impegnano a stimolare la personalizzazione e le interazioni sociali, familiari, amicali. Si impegnano a promuovere il benessere mentale e spirituale, a rispettare i ritmi, le abitudini, la loro individualità, la dignità e riservatezza, si impegnano a creare n ambiente familiare e sicuro secondo i principi del modello Gentle Care.

Il personale del Quartiere di Porta Santo Spirito
Carla è la referente per l’assistenza, svolge anche il compito di raccordo con la direzione e con i professionisti promuovendo la continuità delle informazioni e favorendo la presa in carico globale della persona.
All’interno del modulo ogni operatore è il riferimento per un piccolo gruppo di residenti. L’accesso al modulo è possibile in ogni momento della giornata, mentre per le ore notturne è necessario concordarlo con la referente.

La cristalizzazione della memoria porta l’essere umano affetto da demenza ad assumere comportamenti difformi dal suo consueto profilo e diventa agli occhi dei propri familiari irriconoscibile. Sintomi cognitivi intervengono poi e determinano l’incapacità di riconoscere persone che hanno vissuto con loro per tutta la vita; coniugi figli nipoti. Spesso capita che la famiglia prima di accettare questo scenario alimenti conflitti interni e tensioni che logorano anche le persone sane e rendono complesso il percorso di accoglienza. 
Il personale in forza alla Memory Unit conosce queste dinamiche, ma non da niente per scontato e si mette a costante disposizione dei familiari per ricostruire un rapporto su nuovi presupposti. 
Invece che parlare delle ultime notizie che affliggono il mondo con alternative come la terapia della bambola, o un’attività domestica, forse più difficile da accettare, ma certamente più gratificante in termine di scambio di emozioni.

Cos’è una protesi
Il concetto di protesi è fondamentale per capire come si assistono le persone del modulo Santo Spirito. Non esiste una programmazione temporale classica delle attività e si cerca di garantire i bisogni di base secondo le preferenze e le tendenze delle persone che abitano questo spazio. Mangiare in piedi diventa una cosa normale, alzarsi alle 11:00 di mattina altrettanto, svolgere attività durante i momenti di insonnia notturna quasi un’abitudine per alcuni. Niente è vietato se non limita la libertà altrui e produce beneficio per chi lo fa. Le azioni si riempiono di elementi con cui i residenti hanno familiarità e che sono quindi rappresentativi della loro storia di vita: non quella recente, ma quella remota, che spesso caratterizza il patrimonio che l’individuo conserva fino alla completa perdita del potenziale cognitivo.

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